La lavanda è una specie nota soprattutto per due caratteristiche: il profumo che le piante emanano, specialmente durante la fioritura, e l’aspetto dei fiori, contraddistinto da un colore tipico, gradevole e identificativo, tanto da essere associato a questa tonalità cromatica, il color lavanda, che definisce una pianta molto diffusa.
La lavanda può essere seminata per coltivarla, ma è più comune ottenerla tramite talee, che permettono di avere una nuova pianta, molto simile per caratteristiche a quella “originale”, in meno tempo e con meno cure necessarie. Ovviamente, anche la lavanda richiede alcune attenzioni.
Esistono alcuni piccoli accorgimenti poco noti, riguardo alla lavanda, che può essere facilmente usata per sviluppare nuove talee, favorendone una radicazione semplice. Per farlo, è utile conoscere un po’ questa pianta, che è più rustica, resistente e interessante di quanto si possa immaginare.
L’apprezzata lavanda
È una specie conosciuta fin dall’antichità; il termine lavanda sottolinea la funzione “detergente” di fiori e foglie di questa pianta, che ancora oggi cresce spontaneamente senza grandi cure, diventando persino infestante in alcuni casi. La lavanda, infatti, è stata usata per profumare i vestiti fin dal Medioevo, ma anche come lozione per il corpo.
La lavanda è una pianta esteticamente gradevole e facile da abbinare ad altre specie; ha una forma affusolata, come una spiga, dalla quale i piccoli fiori crescono sul fusto. La pianta ha un portamento arbustivo e, se curata adeguatamente, cresce velocemente.
Il metodo della talea è molto adatto a questa tipologia di piante, che non deriva da un unico fusto, ma ha un aspetto spiccatamente arbustivo, quindi può essere facilmente selezionata senza “disturbare” gli altri fusti. È importante non interrare subito la talea, senza aver preso alcune precauzioni.
Generazione talee
Per generare talee, bisogna prima di tutto scegliere una pianta sana; il periodo migliore per selezionare una talea è la primavera, ma si può fare anche all’inizio dell’autunno. Essendo una pianta vigorosa, si possono scegliere rami non troppo rigidi e legnosi, preferendo quelli ancora leggermente flessibili.
Il ramo deve essere lungo almeno una decina di cm, ma può arrivare fino a 15 cm; da questi fusti si dovranno rimuovere le foglie presenti nella parte inferiore, così da averlo “pulito”, lasciando solo quelle nella zona superiore. Il taglio può essere fatto con cesoie o forbici da giardino pulite e disinfettate.
Va ricordato che la talea, per radicare e sviluppare una nuova pianta, ha bisogno di un ambiente “protetto” e costantemente umido, perché, a differenza della semina e della pianta adulta, non può provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Per questo, si può usare una comune bottiglia di plastica svuotata e preparata per l’occasione.
Preparazione e crescita
Basterà fare una dozzina di fori sul fondo della bottiglia, che andrà riempita per circa 1/3 della sua capacità, tagliandola anche a metà in senso orizzontale. La parte inferiore andrà riempita con terriccio ben sciolto, poco compatto, possibilmente aggiungendo sul fondo uno strato di sabbia o sassolini per migliorare il drenaggio.
Dopodiché, è sufficiente fare una piccola buca, permettendo alla talea di arrivare fino a circa metà della sezione dove sono state rimosse le foglie (conviene interrarne almeno un paio per aumentare le probabilità di sviluppo). È molto importante ricordare che, fino alla prima radicazione, la talea di lavanda ha bisogno di un terriccio sempre sufficientemente umido per crescere e sopravvivere.
Dopo aver inumidito il terreno subito dopo aver interrato la o le talee, bisogna assicurarsi di mantenere questa condizione umida per le settimane successive; si può usare la parte superiore della bottiglia, rimettendola su quella inferiore, così da creare una sorta di “serra” che riduce la necessità di irrigare la pianta.
Fasi finali
Le condizioni migliori si ottengono tenendo la talea in una posizione ben illuminata, ma evitando il sole diretto; in questa fase, la nuova pianta di lavanda è molto sensibile ai cambiamenti estremi di temperatura e non avrà bisogno di altro che di tranquillità per crescere adeguatamente, soprattutto nelle radici.
Ha bisogno di almeno un paio di mesi per sviluppare una radicazione sufficientemente robusta; conviene farlo con l’inizio della primavera, che corrisponde anche al periodo di maggiore attività di questa pianta in generale. Ha bisogno di spazio e di un vaso abbastanza grande per il rinvaso, che va effettuato mantenendo una condizione simile.