Cosa succede alle piante di basilico quando le concimi con la cenere?

Le piante di basilico sono tra le più amate e coltivate sui balconi e sui davanzali ma anche in casa, ma non tutti sanno che queste necessitano di attenzioni specifiche nei diversi periodi dell’anno, altrimenti rischiano di non sopravvivere. Tra i metodi naturali di fertilizzazione si annoverano diversi elementi, alcuni ritenuti molto efficaci come la cenere.

Si tratta di un elemento considerato “di scarto” derivante naturalmente dalla combustione del legno. Il basilico infatti è un’erba aromatica che diventa quasi indispensabile da coltivare soprattutto con l’arrivo della bella stagione, dalla primavera in poi, e pur essendo facile da far crescere rigogliosa, può essere difficile mantenerla in salute.

Ma la cenere è una soluzione adeguata? Ci sono diverse opinioni a riguardo, ed è una questione che divide i pareri. Tuttavia è una possibilità da considerare con le dovute precauzioni, poiché un eccesso o un utilizzo esclusivo della cenere per la coltivazione può causare più danni che benefici.

Provenienza del basilico

Il basilico è una pianta aromatica originaria, dal punto di vista botanico, delle zone corrispondenti all’attuale India, anche se è ormai diffusa in tutto il mondo e la sua varietà ha permesso di sviluppare selezioni anche in paesi, come l’Italia, che hanno un clima molto favorevole.

Si presenta come un arbusto con foglie dalla forma molto variabile a seconda del clima e della varietà, ma tendenti al verde brillante se in buona salute. Generalmente il basilico viene venduto a partire dalla fine delle gelate e può essere seminato nello stesso periodo, e nelle giuste condizioni di clima mite tendente al caldo non eccessivo può crescere facilmente.

Durante tutto il periodo di germinazione e crescita il basilico dovrebbe essere concimato. Esistono diverse scuole di pensiero a riguardo, ma anche molte altre opinioni al di fuori del coro che prevedono sempre l’utilizzo di elementi naturali. La cenere può essere una buona soluzione? Quali effetti concreti ha sul basilico?

La concimazione delle erbe aromatiche

Dare il giusto concime alle erbe aromatiche è ancora più importante rispetto ad altre piante, perché queste sono tra le specie più portate ad essere produttive in modo costante e per determinati mesi. Il concime serve anche a fortificare e migliorare le difese immunitarie della pianta nel lungo periodo.

La cenere è un elemento da integrare perché ricca di vari elementi, in particolare spicca il potassio che per le piante è molto importante per rafforzarne il sistema difensivo, soprattutto per proteggere la pianta dagli eccessi idrici e per resistere anche al caldo piuttosto forte tipico dell’estate, in particolare quindi durante la germinazione.

È utile quindi mescolare un po’ di cenere poco prima della semina o del trapianto di una pianta già cresciuta, magari acquistata in un negozio o proveniente da un semenzaio, ricordando che il basilico ha bisogno anche di altri nutrienti, potenzialmente provenienti da concimi di tipo naturale, come il letame, ma anche scarti alimentari come acqua di cottura di verdure, fondi di caffè, gusci d’uova sminuzzati.

La cura del basilico

Ha una capacità produttiva importante specialmente se posizionata in luoghi ben soleggiati e viene fornita di un terriccio leggero, ben drenato e soprattutto in grado di assorbire poca acqua. Come per tante altre piante aromatiche anche il basilico evidenzia tramite le proprie foglie “come si sente”, proprio dall’aspetto effettivo che traspare.

Foglie scure oppure “molli” possono essere sintomo di temperature troppo estreme ma anche di troppa acqua, mentre se sono secche è troppo poca. Ricordando che il periodo di semina può essere considerato utile dal periodo di metà marzo fino a fine giugno, il basilico non tollera il sole troppo forte e va protetto dalle correnti troppo forti.

Resta una pianta relativamente “rustica” non richiede tantissime cure, se non un’occhiata ogni tanto ed una buona dose di ore di luce solare al giorno. In giardino o in orto il basilico può crescere abbastanza rapidamente rispetto alla coltivazione in vaso ma difficilmente supera di molto il mezzo metro di altezza.

Errori comuni

Un errore comune è quello di dare troppa acqua ad una pianta che ne ha bisogno ma in base alle temperature e soprattutto in virtù della propria produttività che in particolare in estate diventa rapida. Il basilico va irrigato esclusivamente sul terreno, evitando di bagnare il fogliame non troppo spesso ma esclusivamente quando il terriccio appare asciutto per alcuni cm di profondità.

Altro errore è quello di lasciar crescere le foglie indiscriminatamente, conviene invece soffermarsi specialmente nella prima crescita, a potare le prime foglie e successivamente dare la precedenza a quelle giovani. Questa azione fortifica la pianta e contribuise a rinforzare e far crescere di più le altre foglie, seguendo un corso naturale.

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