Alimentarsi correttamente è un traguardo che ciascuno dovrebbe porsi nella vita per evitare alimenti dannosi e per sapersi controllare con le quantità e le scelte alimentari. Anche i cibi reputati salutari, a lungo andare, possono rivelarsi insidiosi per il necessario equilibrio del nostro organismo.
Tra questi spicca certamente l’arrosto di maiale. So che sarai sorpreso, tanto ti sembra impossibile considerarlo un problema per la salute, ma devi comprendere che anche ciò che hai sempre considerato benefico può avere aspetti negativi e problematici. Cerchiamo di approfondire.
Perché, in fondo, l’arrosto di maiale è una prelibatezza irrinunciabile. E nessuno ti chiederebbe di eliminarlo del tutto. Ma è fondamentale trovare un equilibrio che non danneggi e fornisca il giusto nutrimento per affrontare le giornate. Analizziamo i problemi legati all’arrosto di maiale e valutiamo come integrarlo in una dieta migliore.
Il consumo di carne suina è un problema
A livello globale, il consumo di carne suina è molto diffuso, ma studi scientifici condotti da esperti del settore farmacologico suggeriscono che non sia una buona abitudine, a causa di vari elementi presenti in questa specifica tipologia di carne.
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda la cottura. Purtroppo, se la carne è troppo cotta, può diventare dannosa a causa degli elementi bruciati, pericolosi per l’organismo. Cruda, invece, la carne può veicolare numerosi agenti patogeni.
Batteri e virus presenti nella carne possono essere eliminati solo con la cottura, raggiungendo una certa temperatura che neutralizza l’effetto dannoso. Ma non è tutto: è necessario un equilibrio nel consumo di carne, perché le proteine, pur benefiche, non sono l’unico elemento importante.
L’epatite E: un rischio legato all’arrosto di maiale
Riferendomi agli studi, vorrei evidenziare un rischio elevato connesso al consumo di carne suina, spesso consumata come arrosto. È stato confermato che l’aumento di persone che contraggono l’epatite E è legato al consumo di questa carne.
Anche i maiali domestici sono portatori sani del virus che causa l’infezione da epatite E nell’uomo, un’infezione con gravi ripercussioni sulla salute. Si stima che nell’ultimo anno i casi di infezione abbiano superato i 21.000; un numero troppo alto per continuare a correre questo rischio.
Inizialmente, si pensava che il problema fosse legato al consumo di acqua contaminata. Oggi sappiamo che non è solo l’acqua: si tratta di un’infezione al fegato, spesso asintomatica o con sintomi lievi, ma che può diventare grave, mettendo a rischio la vita di chi ne è colpito.
Altri motivi per cui non mangiare l’arrosto di maiale
Mangiare arrosto di maiale significa consumare carne suina, e questo, oltre al rischio di contrarre l’epatite E, solleva altre considerazioni. Una è di tipo filosofico-morale: il consumo di carne intensifica lo sfruttamento dei terreni e aumenta la produzione di gas serra, con conseguenze negative sull’inquinamento.
Ma ciò che preoccupa maggiormente è l’impatto sulla salute. Numerosi studi sostengono l’importanza di sostituire le proteine animali con quelle vegetali. Questo è importante perché si ritiene che la carne sia causa di alcune forme di tumore, come quelle legate all’apparato digerente.
Senza contare che il consumo eccessivo di arrosto di maiale può causare problemi legati al sovraccarico di proteine animali, di grassi insaturi non sempre benefici, e al rischio di una preparazione non corretta.
Cosa possiamo fare?
Non intendo dire che la carne suina vada evitata a tutti i costi, né di eliminare completamente l’arrosto di maiale. Ma di limitarne il consumo sì. È fondamentale capire che mangiare in modo disordinato, privilegiando solo ciò che ci piace, non è mai positivo e che è necessario trovare la giusta misura in tutto.
Quindi, per evitare di dover rinunciare del tutto, si può integrare l’arrosto di maiale nella dieta, consumandolo occasionalmente, ad esempio non tutte le settimane. In questo modo, il suo consumo non sarà dannoso. Nella vita, la moderazione è fondamentale!